venerdì 16 marzo 2012

E’ giunto il momento che il MPA rompa gli indugi ed incontri la base.


Il silenzio di questo periodo in merito al candidato sindaco del Movimento e soprattutto alle nostre liste sta creando domande, dubbi e qualche incertezza tra gli iscritti e tra i simpatizzanti. Ed inoltre rischia di smorzare l’entusiasmo che deve esserci all’affacciarsi di una competizione elettorale, per di più locale come le Amministrative. Da quando, nel dicembre 2010, sono decadute tutte le figure commissariali, sia regionali che provinciali e soprattutto locali, è venuto meno il coinvolgimento ed il contatto tra il vertice politico locale e la base. La vacatio di titolati capaci di  prendere iniziative, senza suscitare incomprensioni interne o equivoci, sta portando distanza tra la base ed il movimento, in un  momento in cui credo sia necessario e doveroso riappropriarsi degli spazi perduti e parlare con gli iscritti e con i simpatizzanti. Sono sempre più  le persone che, anche energicamente, chiedono notizie e informazioni sulle imminenti elezioni, sul lavoro fatto (e quello da farsi) e sugli scenari futuri. Si rischia di perdere così quello scambio intellettivo che rendeva viva e movimentata la vita del movimento nel territorio. La partecipazione democratica infatti, specie quando riesce ad essere ricca di scambi di opinioni, diventa utile e vitale per tutti. Credo sia necessario i tempi brevissimi un incontro con la base del partito che non è assolutamente messa al corrente di ciò che il proprio movimento sta facendo, cercando di capire cosa.. come.. e con chi affronteremo questa competizione elettorale. Altro incontro necessario ed urgente è in merito alla composizione delle liste, perché è necessario capire chi sta preparando le liste, chi dovrà occuparsi dei documenti, quale nome e quale simbolo, i criteri di composizione delle liste. Se tutto questo non si affronta in brevissimo tempo si rischiano defezioni o allontanamenti.
Quanto da me richiesto, credo sia la normalità per un partito/movimento!
Soprattutto per il Movimento per l’Autonomia che deve avere la pretesa e l’orgoglio, oltre le capacità, di proporre la propria proposta e la propria leadership a Caltagirone.
E’ tempo che si rompano gli indugi e si ritorni a incontrare e parlare con la base. Siamo in ritardo ma ci sono tempi e modi per recuperare.

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